Dal 15 aprile 2025 cambiano le regole per gli automobilisti: rischi multe fino a 1.682 euro e ritiro della carta di circolazione.
Tante nuove regole in questo 2025, non solo per gli autovelox: dal 15 aprile, infatti, gli automobilisti italiani dovranno fare i conti con nuove regole sugli pneumatici. Una novità che sta già creando preoccupazione, soprattutto per l’impatto economico che potrebbe arrivare fino a 1.000 euro. Ecco di cosa si tratta.
Arrivano nuove regole ad aprile 2025: cosa cambia
Dal 15 aprile 2025, come riportato da Greenstyle.it, gli automobilisti che utilizzano pneumatici invernali con un indice di velocità inferiore a quello riportato sul libretto di circolazione saranno obbligati a effettuare il cambio con gomme estive. In caso di mancato adeguamento, le sanzioni possono variare da 422 a 1.682 euro, con il rischio aggiuntivo del ritiro della carta di circolazione.
La normativa prevede un periodo di tolleranza di un mese – fino al 15 maggio – durante il quale sarà comunque possibile circolare con gomme invernali. Tuttavia, dopo tale data, chi non si sarà adeguato potrà incorrere in controlli più frequenti da parte delle forze dell’ordine e ricevere pesanti multe.
Chi non sarà obbligato e le polemiche
Non tutti saranno obbligati a pagare la cifra di 1.000 euro. Chi possiede pneumatici quattro stagioni contrassegnati con la sigla M+S, purché in buone condizioni e con un indice di velocità adeguato, potrà continuare a circolare senza problemi. Anche chi monta gomme invernali con un indice di velocità uguale o superiore a quello indicato sul libretto sarà esonerato dall’obbligo di sostituzione.
Il costo di 1.000 euro si riferisce al cambio delle gomme, al controllo dell’usura e alla sostituzione di pneumatici eventualmente danneggiati. È importante considerare che anche guidare con gomme lisce o usurate comporta sanzioni che vanno da 87 a 344 euro, oltre alla decurtazione di punti dalla patente.
Le nuove regole hanno suscitato forti reazioni tra i cittadini, soprattutto perché rappresentano un’ulteriore spesa in un contesto economico già difficile. Oltre all’impatto economico, è emersa una certa confusione dovuta alla comunicazione poco chiara da parte del Ministero dei Trasporti.
